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Aspettando il Poeta/Viaggiatore Stefano Pavan in concerto a Velletri
il 27 novembre al Totem Village .

Il giorno prima, il 26, sarà al Caffè Latino di Roma a Testaccio per un'anticipazione del progetto sia in studio che Live di un DVD sul quale lavora da più di due anni.

Trapela poco dall'etichetta indipendente Sound Factor con la quale Stefano Pavan lavora da più di quatro anni ma grazie alla sua signorile disponibilità sono riuscito, dopo averlo seguito in diversi concerti estivi ad incontrarlo all'università Tor Vergata di Roma dove il compositore segue un master in musica e Spettacolo (il nostro Ste è anche professore ad una scuola tecnica di Veleltri).

Uno studente Francesco Rossi l'ha anche inserito in un suo capitolo della tesi come il riferimento poetico e ribelle della nuova musica d'autore. Affabile e sorridente malgrado le mie provocazioni ha saputo raccontarsi con grande simpatia ed equilibrio.

Dopo l'uscita, più di due anni fa del cd Cambierà il tempo, tra premi indipendenti in giro per l'Italia e Francia, collaborazioni con tuo cugino Paolo ad un disco di Jazz e realizzazioni di musiche per documentari, i tuoi fedelissimi, che sembra aumentino sempre di più ai tuoi concerti, attendono con grande energia il tuo prossimo lavoro. Quanto manca veramente?

Una domanda perfetta alla quale però dare una risposta precisa non è semplice. In questo tempo ho registrato moltissimo materiale tra Italia e Francia e negli ultimi sei mesi insieme a tutto lo staff mi sono reso conto che esiste una linea che unisce e completa non uno ma due cd. Quindi dovremmo aspettarcene due?

E' questo il punto, abbiamo deciso di lavorare, come post produzione ad entrambi e decidere poi quale far uscire per primo in conseguenza all'emozione del momento.
Una promessa meravigliosa per i tuoi fedeli ascoltatori. I tuoi concerti sono sempre un evento, moltissime persone ed in particolare il rispetto unanime di musicisti e addetti ai lavori i quali ti riconoscono oltre che grandi capacità artistiche, nobili e generosi atti di solidarietà umana.

Da cosa dipende tutto questo? Hai bisogno di farti perdonare qualcosa?

Farmi perdonare? Curiosa questa domanda. Ehm…forse, non lo so, sicuramente non penso di essere lontano dal peccato ma credo che le mie azioni di collaborazione siano una naturale esigenza umana che almeno per me è alla base di un percorso esistenziale e artistico che non appartiene solo ala musica ma si spande in molte altre direzioni. Coinvolgere altri artisti e non anche togliendomi un po' di scena lo faccio con piacere è una crescita Ho assistito sia a delle sessioni di registrazione in studio che a dei tuoi concerti e oltre ad un livello di professionismo eccellente ho visto che dei cameramen ti seguono e stanno documentando tutto. Perché questa necessità. Un DVD?
Beh…si, in cantiere c'è il progetto di un documento ma credo sia prematuro parlarne.
Non hai una casa discografica Major ma una collaborazione con diverse etichette che ti considerano un prezioso fiore all'occhiello.

Perché hai deciso così? Sei un artigiano dell'arte?

Mah…forse non ho subito deciso diciamo che è stato un'insieme di eventi nei quali mi sono trovato molto bene ed ho continuato.

Però escludi collaborazioni con Major?

No. Non le escludo, dipende dal tipo di rapporto artistico e qualitativo che si vuole instaurare. Penso che la scelta dipenda molto da questo. Ma tu ora hai tutto uno staff che negli anni si è consolidato e cura la tua produzione artistica in ogni dettaglio. Si è vero diciamo che esiste una pseudo famiglia che vive con me la creazione di un lavoro.

I tuoi testi sono impegnati su temi sociali ma altrettanto immersi nella poesia e nel viaggio, è una caratteristica fondamentale?

Non lo so dipende dal momento che sto vivendo, lo stato d'animo ha un ruolo importante nella composizione. Sicuramente il viaggio è un denominatore molto presente.

Il 14 novembre all'Adriano a Roma eri presente alla presentazione del Film "ORA O MAI PIU'” insieme a tutto il cast, come mai?

Ero andato a vedere il film. Un gran film a parer mio.
Ma eri vicino a Violante Placido e sembravate molto presi a parlare…”
Ti devo fermare, Violante l'ho conosciuta lì e per favore vorrei evitare qualsiasi voce infondata. Si dice che un poeta innamorato componga meglio. E' vero? E se è vero tu sei innamorato. Qui rischiamo di andare su chi eh! Credo che la composizione venga un po' meglio quando esiste un base di sana inquietudine o ottimistica malinconia. Si penso di esserlo.

Il 27 novembre suonerai al Totem Village di Velletri e da indiscrezioni sappiamo che sarà un concerto particolare

che verrà ripreso e registrato da un'equipe di tecnici forse Rai. E vero?
Confermo che il 27 novembre ci sarà un concerto.

Scaramanzia?
Correttezza.

Cosa pensi delle scene violente del G8 di Genova riportate nel film ORA O MAI PIU'?
Penso che a Bolzaneto è successo molto di più. I polizziotti hanno picchiato selvaggiamente, incitando il Duce e Hitler, ragazzi inermi che non opponevano resistenza e questo risulta anche da dichiarazioni di stessi agenti. L'opinione pubblica deve sapere e Domenico Procacci ha saputo produrre un film di grande intensità.

Ho sentito una tua canzone che parla di tutto questo. Si chiama E' tardi. Il 27 l'ascolteremo.
Penso di sì, non ho ancora stabilito la scaletta ma credo di si.

Nel testo dici caro Presidente. A quale presidente ti riferisci a Berlusconi?
Anche direi.

Un'ultima domanda.
Pronto.

Quanto conta la WEST COAST e BRUCE SPRINGSTEEN per Stefano Pavan.
Contano come conta Fabrizio De Andrè.

Grazie.
Grazie a Te.

( Paola Ventagli )
pubblicato su : www.cliccaroma.com